Insegna al cuore a vedere. Il bello è oltre la superficie delle cose
Vedersi dentro è un’arte, ma anche una disciplina da apprendere e un “muscolo” da allenare. Per arrivare a giocare a cuore libero e mente aperta la partita più importante: quella della vita.
Può un non vedente insegnare a chi vede come guardarsi dentro?
Sì, proprio chi vive al buio dalla nascita può diventare la nostra miglior guida per imparare a vedere “oltre”.
Perché la cecità interiore è un ostacolo molto più insidioso di quella degli occhi: rabbia, vittimismo, senso di colpa e frustrazione offuscano la nostra lucidità e ci impediscono di compiere le scelte davvero giuste per noi. Daniele Cassioli ha raccolto storie, esempi, riflessioni nate dalla sua esperienza personale di sportivo e di formatore per poi offrircele, non come un maestro che sale in cattedra ma come un amico che ci accompagna col sorriso in un percorso di crescita e consapevolezza.
Un percorso che parte dalla teoria del “piano inclinato”, che ci porta a ripetere una routine anche se per noi è dannosa, e arriva a riconoscere la paura come la vera “disabilità”, per poi focalizzarsi sulle passioni che muovono i nostri istinti migliori e individuare infine un “equilibrio dinamico” che rappresenta il giusto approccio mentale alle situazioni che ci troviamo di fronte.
Insegnare al cuore a vivere in armonia con il mondo e valorizzare quelle qualità che ci rendono unici è meno difficile di quanto si creda comunemente, occorre solo decidere di fare il primo passo.
Quando guardi oltre, tutto è possibile.
Questa è la storia di un ragazzo molto speciale.
Ma è anche la storia di un ragazzo come tutti gli altri, che deve crescere e imparare ad accettarsi così com’è, ad aprirsi e a farsi voler bene, a superare i momenti difficili e ad apprezzare la meraviglia di ogni giorno. E scoprire che, a volte, avere il vento contro è proprio quella condizione ideale che ti fa venire voglia di volare.
Questo ragazzo si chiama Daniele, ed è cieco dalla nascita. La sua eccezionale vitalità, però, lo spinge da sempre ad affrontare ogni situazione con slancio e curiosità, e in particolare a dedicarsi allo sport con tutto se stesso. Grazie allo sci nautico, Daniele non ha solo trovato una dimensione di completa ed esaltante libertà, ma ha scoperto di avere la stoffa dell’autentico campione, diventando il più forte sciatore paralimpico di tutti i tempi.
Ma la sua storia non è fatta solo di allenamenti, sudore, cadute e trionfi: ci sono l’amicizia, lo studio, l’amore, la musica… Con disarmante leggerezza e candore, Daniele ci porta oltre: oltre la vista, perché c’è molto altro da scoprire, anche se chi vede è portato ‘a credere che ogni esperienza passi attraverso gli occhi; oltre la paura, perché per migliorarsi non bisogna allenare solo i propri punti di forza, ma anche i propri punti deboli, ciò in cui ci si sente insicuri e fragili.
E, naturalmente, oltre la paura del diverso, perché solo grazie alle differenze possiamo arricchirci ogni giorno di più.