Educare i nostri ragazzi con sani principi e valori positivi è sicuramente un seme da coltivare per una visione costruttiva del nostro futuro.
Lo sport, il sacrificio per raggiungere gli obiettivi, il superamento dei propri limiti, l’esercizio alla fiducia reciproca sono elementi che Daniele Cassioli, cieco dalla nascita e campione sportivo, ha sperimentato in prima persona e può sicuramente portare ai giovani nei loro ambienti quotidiani come scuole, società sportive, scout e oratori.
Oltre a produrre un benessere fisico, l’attività motoria ha anche un ruolo fondamentale nello sviluppo delle capacità logiche e intellettive. Abbinata alla narrazione di un vissuto come quello di Daniele è sicuramente un giusto mix per incentivare i ragazzi ad una crescita personale positiva.
Le attività sportive possono essere considerate a tutti gli effetti uno strumento educativo e rieducativo, perché sviluppano capacità cognitive e potenzialità individuali, favorendo l’integrazione e la socializzazione, migliorando sensibilmente l’autostima personale.
Ciò che si può costruire con i ragazzi di qualsiasi fascia d’età è un percorso che li metterà in contatto diretto con loro stessi e con i compagni in una dimensione diversa rispetto a quella quotidiana troppo spesso scandita da rapporti superficiali, in cui difficilmente ci si ferma a “fare i conti” con sé stessi e le proprie reali potenzialità.
Lo scopo degli interventi di Daniele è quello di far conoscere lo sport attraverso la disabilità visiva, una condizione che spesso spaventa molto più di altri livelli di disabilità e utilizzarlo come strumento didattico ed emotivo in grado di trasmettere concetti importanti che vanno ben oltre la valorizzazione dell’attività motoria o della conquista di una medaglia.
Il progetto si avvicina anche al tema del bullismo (declinato in tutte le sue forme) ed è utile per favorire l’integrazione tra i singoli.
Quello che Daniele propone sono percorsi esperienziali motori, giornate didattiche e momenti di testimonianza diretta e di dibattito, volti a far conoscere ai ragazzi le potenzialità che queste attività possono sviluppare, se combinate con l’indispensabile voglia individuale di esprimere sé stessi e le proprie diversità. Sono proprio le diversità di ognuno di noi a renderci unici. La valorizzazione e l’unione di tutte le differenze trasforma poi un gruppo in una vera squadra.
Questi concetti sono esplorati e approfonditi da Daniele nel suo libro “Il vento contro”, un romanzo autobiografico edito da DeAgostini in cui molti giovani possono riconoscersi perché non è la cecità la protagonista, ma ci si focalizza sul modo in cui ognuno di noi sceglie di affrontare un problema, un disagio o un momento difficile. Per questo “Il vento contro” può diventare una testimonianza da lasciare ai ragazzi che prolunghi la loro riflessione su questi temi anche dopo l’incontro con Daniele.
Il ricavato derivato dagli interventi di Daniele inoltre sarà interamente devoluto all’Associazione Real Eyes Sport, Associazione di cui Daniele è Presidente, che si occupa di promuovere ed organizzare attività ed eventi sportivi per bambini e ragazzi con disabilità visiva.