Daniele Cassioli, in collaborazione con la casa editrice De Agostini, ha deciso di donare 100 copie (50 ciascuno) del suo libro – Il Vento Contro – (De Agostini, 2018) agli studenti delle scuole dell’Istituto comprensivo Barberino di Mugello, l’Istituto di Scarperia e San Piero a Sieve e agli studenti dell’Istituto Don Lorenzo Milani a Firenzuola colpite dalle scosse di terremoto durante la notte tra l’8 e il 9 dicembre.
L’iniziativa è nata dopo che Daniele, in visita per presentare il suo libro nelle 3 scuole proprio in quei giorni, ha vissuto per la prima volta sulla sua pelle la traumatica esperienza del terremoto.
“E’ una situazione assurda: ti ritrovi ad avere il terrore di stare in casa tua, un posto che spesso diventa anche un rifugio sembra tradirti in quel momento. E’ totalmente innaturale sentire il pavimento che galleggia e si muove a destra e sinistra senza regole logiche, in una dimensione che non si conosce se non dopo aver vissuto il terremoto. La terra sembra fare dei rumori che sfociano in questa sensazione di movimento incontrollabile di fronte al quale ci si sente impotenti. Il mio pensiero va alle persone del posto e ai ragazzi delle scuole che avrei dovuto incontrare e che incontrerò davvero presto.”
Chiaramente la presentazione del libro è stata rimandata causa la giustificata e prudente chiusura degli istituti scolastici ma Daniele, grazie anche alla Casa Editrice De Agostini che nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo, ha voluto lo stesso portare il suo calore e la sua testimonianza con questo piccolo gesto di solidarietà.
“Ho deciso di aspettare fino all’ultimo per andarmene perché, se le scuole fossero state aperte, sarebbe stato giusto incontrare i ragazzi anche per dare loro una normalità che spesso è utile in certi momenti. Ma l’indomani quando abbiamo saputo che le scuole sarebbero state chiuse abbiamo deciso di partire. Avrei voluto fare qualcosa di più e la cosa che mi sono sentito di fare è stata quella di promettere un mio ritorno l’anno prossimo perché tengo molto a incontrare questi ragazzi che tanto mi aspettavano.”