Come siete strani voi che ci vedete soprattutto in tempo di Coronavirus


Il Covid-19 e la confusione che genera ci mandano in crisi. Servono fiducia e consapevolezza per superare questo momento.

Ecco come sto vivendo io ed ecco l’esempio virtuoso del CSI Milano nella mia ultima rubrica su Varese News.

Fiducia, perché senza di quella tutto è perduto. Fidarsi di noi stessi, del futuro, di chi abbiamo vicino. Fidarsi è parte del nostro crescere e non possiamo dimenticarlo proprio adesso. Senza la fiducia l’economia stessa non può riattivarsi, perché la sfiducia non produce scambi. Insomma, non bastano i sussidi per farci ripartire! Consapevolezza, perché il virus non è un preludio della fine, ma può fare danni, più di quanti probabilmente ci si aspettasse. Non è disperdendo energie che potremmo combatterlo, serve l’ingegno per sfruttare questo tempo. Abbiamo bisogno di fare ciò che spesso, nell’ordinario, non ci riesce: fare sistema, unirci proprio ora che bisogna stare distanti, cercare delle soluzioni per il bene comune e non per alimentare il casino che ha solo bisogno di essere spento. In una parola: resilienza. Per questo motivo servirebbero piani condivisi che riconoscessero come co-autori del cambiamento, in questo frangente di crisi, anche i cosiddetti corpi intermedi. Coloro cioè che forniscono la motivazione e l’aiuto concreto per sostenere la comunità. Inoltre ricordiamoci sempre che la mancanza di fiducia e di consapevolezza generano come prima reazione la paura, di cui stiamo vedendo gli effetti.

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