Quando un difetto biologico diventa un punto d’incontro, quando una potenziale sfiga diventa uno straordinario pretesto per gioire insieme io corro, porto quello che ho e me la godo!
E’ andata proprio così a San Gervasio Bresciano e me la sono proprio gustata: un manipolo di bimbi dell’Associazione “Bambini in Braille” che non fa della vista l’arma migliore, di genitori speciali amanti della vita, ospiti di Club di sci nautico che per me è sempre casa.
Cos’altro chiedere?
Magari un paio di diottrie in più non ci avrebbero fatto schifo; il punto è che quando mi trovo in queste situazioni arrivo addirittura a pensare che la mancanza della vista mi ha reso fortunato!
Il mio merito è stato lasciare che le cose succedessero senza prenderle troppo sul serio.
Così fanno anche le famiglie di bambini in braille: poche menate e tanta energia. e allora aiutarsi a vicenda diventa automatico, naturale.
E intanto 5 bimbi e 3 adulti ciechi (me compreso) hanno sciato sull’acqua!
Ritorno al futuro? No ma quasi, perché oltre a sciare abbiamo passato una stupenda giornata insieme, ricca di scambio, condivisione e spensieratezza. Eppure i pensieri e le preoccupazioni non mancano, ma sono più belle se si affrontano insieme.
Visto che si parla di gruppo non potevano mancare Barbara, la mia istruttrice di orientamento e mobilità e il magico Roberto Bof, che macina kilometri e kilometri pur di vivere e documentare questi momenti da leoni!
Grazie alla Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard; grazie al super Club di San Gervasio nelle persone di Claudio, Genadi e Fedele e grazie allo sci nautico del quale non potrei fare a meno!