In visita dai ragazzi delle medie inferiori presso il Collegio Internazionale Arcivescovile A. Volta di Lecco.
Bambini di una scuola internazionale con una mente aperta, pronti a considerare la diversità come fonte di ricchezza.
Già mentre guardavano il video “una vita alla luce del sole” sentivo voci di stupore, sorpresi nello scorgere una persona che non vede mentre si esprime armonicamente sull’acqua.
Poi il mio discorso: danzando su quella linea sottile che sta tra aspetti educativi e concetti formativi.
Un po’ di qua e un po’ di là, spiegando come sono i libri in braille, come si può suonare il piano e leggere la musica senza vista e come si impara uno sport al buio. In mezzo a questi concetti emergono domande che sono formazione pura, quella crescita personale che non si trova nel latino, nella matematica o nel diritto: mi chiedono se ho mai paura e se ho mai vissuto momenti in cui avrei voluto mollare tutto.
Belle le curiosità senza filtri degli adolescenti e quasi autobiografiche alcune delle loro domande.
Sì perché quando qualcuno mi domanda della paura o dell’insicurezza so bene che sono elementi con i quali ha a che fare spesso.
Proprio per questo ne chiede conto appena è messo nelle condizioni di poterlo fare.
Al termine di questo incontro ho avuto la promessa che mi verranno a trovare sull’acqua accompagnati dalla professoressa Federica Milesi, artefice di questa mattinata insieme, che mi contattò subito dopo avermi sentito in radio.
Complimenti professoressa! I vostri alunni sono “internazionali” ma soprattutto pronti ad abbracciare le diversità che ci rendono così speciali.
