Ormai si sente profumo di vacanze estive e questo lungo periodo di pausa offre innumerevoli opportunità.
Partiamo dalla considerazione che i nostri ragazzi hanno passato gli ultimi nove mesi seduti ai banchi dai quali hanno potuto scoprire tantissime cose. L’opportunità che offre la pausa estiva è quella di scoprire di persona alcune delle cose lette sui libri.
L’apprendimento nella vita reale è fondamentale per i più piccoli, ancora di più se hanno una difficoltà sensoriale come quella visiva. Quindi un modo per sfruttare al meglio il periodo estivo è quello di fare esperienze.
Le esperienze possono essere organizzate tra le mura di casa oppure si possono fare delle gite.
L’Italia è un paese ricco di paesaggi e i nostri ragazzi hanno la fortuna di poter provare la sensazione di immergersi in un lago d’acqua dolce o nel mare provando la sensazione degli occhi che bruciano per l’acqua salata. Oppure possono provare l’afa di una città durante il periodo estivo e la frescura offerta dalle alture.
Il consiglio è quello di fare delle scelte legate a ciò che il vostro ragazzo ha studiato durante l’anno scolastico, così che quello che ha imparato sarà consolidato dall’esperienza. Questa è una valida strategia di ripasso insomma.
Le esperienze potranno essere anche di diversi tipi: si potrà scegliere di leggere l’intero libro di un brano molto carino affrontato in italiano oppure si possono anche delegare delle piccole commissioni al bar della spiaggia per comprare la merenda e comprendere l’utilità della matematica.
In questo modo l’estate non è una pausa dalla scuola ma è il momento in cui ciò che è stato appreso può essere messo in pratica, così che un ripasso teorico integrato con l’esperienza vissuta potrà far tornare i nostri ragazzi a scuola con il desiderio di imparare ancora molte cose.
Un consiglio utile a tutti i genitori è quello di accompagnare l’esperienza con una verbalizzazione di essa, i genitori di bambini con disabilità visiva saranno bravissimi in questo, ma ciò che ho potuto osservare è che questa pratica risulta valida anche con i bambini che non hanno questo tipo di difficoltà.