Anche il 2018 sta volgendo al termine e si avvicina anche la festa in cui si ricevono i regali che per alcuni è il 13 dicembre, con la festività di Santa Lucia, e per altri è il 25 dello stesso mese. Indipendentemente dalla data questo è il momento di esprimere desideri.
L’esprimere un desiderio appare un’azione molto semplice nella nostra società consumista, ma se analizzata e osservata in tutte le sue sfaccettature ci si rende conto che proprio così non è.
Il richiedere qualcosa prevede che l’individuo sia in contatto con il mondo dei suoi desideri e che si senta in diritto di poterlo condividere avanzando una richiesta.
Alcuni genitori potrebbero affermare che i loro figli fanno richieste in continuazione con la difficoltà a poter porre un limite e a raggiungere un livello di soddisfazione.
Al contrario ci sono alcuni bambini o ragazzi che faticano a esprimere quelli che sono i loro desideri. Quando si chiede a qualcuno di questi ragazzi cosa desiderano in alcuni casi si ricevono risposte che cercano di assecondare i desideri dell’interlocutore, in altre situazioni invece le risposte sono stereotipate, ossia viene richiesto qualcosa che l’individuo già possiede.
Mi sembra quindi importante cogliere l’occasione della lettera da scrivere a Babbo Natale per interrogarci sul mondo dei desideri dei nostri ragazzi e di capire che rapporto hanno con esso, quindi prendete carta e penna, o tastiera e mouse, e scrivete al generoso signore con la barba bianca e dialogate insieme a vostro figlio sul mondo dei desideri, su che cosa si può desiderare.
Forse vi sembrerà un’attività un po’ strana, e forse lo è davvero, ma se consideriamo che il mondo dei desideri è strettamente legato all’aspetto motivazionale ci rendiamo conto che ciò che i nostri ragazzi desiderano è la molla che li spinge a fare o non fare alcune cose.
Crescendo è importante che i ragazzi siano sempre più in grado di formulare desideri realizzabili e l’adulto ha proprio il compito di aiutarli a prendere in considerazione diversi aspetti e individuare il migliore compromesso: è necessario capire che cosa piace, per che cosa si è portati, quali sono le proprie risorse.
Ora non vi resta che mettervi a scrivere a Santa Claus ed esplorare con i vostri figli il mondo dei desideri, avendo l’attenzione di rispettare l’età di ciascuno.
Dott.ssa Samantha Bruno