Se a Roma si tiene una riunione del Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico posso permettermi di andarci senza incontrare Leo e la sua famiglia speciale?
Ovviamente no! E quindi aereo all’alba ed eccoci a provare il surf!
Mirela, mamma di Leonardo, mi ha teso una trappola: “annamo ar mare” diceva lei e dopo aver messo i piedi sulla sabbia mi sono trovato incastrato in una lezione di surf paralimpico!
Ovviamente con me c’era Leonardo ed Eduard, un ragazzo che ha perso da tre anni la vista in un modo assurdo e che sta riscoprendo se stesso nonostante tutto. Inutile dirlo, già scia sull’acqua ed è bravissimo.
Tutti e tre siamo stati equipaggiati con maglietta in licra e tavola, supportati dal fantastico gruppo della scuola di Fregene “sogno del surf”.
Da loro c’è in corso un camp estivo e quindi non era scontato che ci dessero retta. Mirela però ha puntato sul pietismo: “dai sono tre poveri ciechi…”
Scherzi a parte il team capitanato da Marco Perri ci ha accolto facendoci davvero sentire a casa ed eccoci sulla riva a toccare i surf provando ad alzarci in piedi più rapidamente possibile.
Poco dopo entriamo in acqua e, dopo qualche tentativo, finalmente siamo in piedi sul surf! Io sono stato più scarso dei miei compagni, d’altronde sono il più vecchio!
Trovarsi in piedi su una tavola sul pelo dell’acqua non è nuovo per me ma su un surf non mi era mai capitato e devo dire che è stato davvero entusiasmante!
Tutto è possibile quando ci si mette il cuore perché tanti cuori insieme formano un’onda indimenticabile! Sito