L’inciampo di non dare il giusto aiuto nella mobilità


L’inciampo di non dare il giusto aiuto nella mobilità

Quando si incontra una persona con disabilità spesso ci troviamo in difficoltà e non sappiamo come non apparire invadenti o al contrario distratti. Il supporto nella mobilità di una persona con difficoltà visive rientra tra queste situazioni.

Quando i bambini con difficoltà visive sono piccoli con facilità li si prende in braccio e ci si sposta da un luogo all’altro, come si fa con tutti i bambini. Poi crescendo è importante guidarli mano nella mano ponendo l’accento sul loro orientamento nello spazio indicando le direzioni (destra o sinistra), come affrontare le scale o il superamento di un ostacolo.

Quando i bambini con difficoltà visive acquisiscono autonomia devono poter essere liberi di affrontare luoghi familiari o protetti da soli, senza il supporto di nessuno, perché queste esperienze li rendono consapevoli e gli permettono di provare un senso di soddisfazione in seguito alle nuove scoperte.

D’altra parte quando i luoghi sono nuovi è bene dare la mano al bambino e guidarlo anche con la verbalizzazione di ciò che si sta facendo e dove si sta andando, ma un elemento che ci tengo a sottolineare è che non è mai opportuno spostare fisicamente il bambino in un’altra sede dirigendolo o prendendolo in braccio. Se questi eventi occasionalmente risultano inevitabili è comunque sempre opportuno verbalizzare al bambino quanto sta vivendo.

Quando i ragazzi crescono poi è opportuno passare dal darsi la mano al prendersi a braccetto, questa modalità risulta più matura della precedente perché la persona si appoggia se ne ha bisogno, altrimenti può sottrarsi all’aiuto.

Una buona prassi quando si incontrano persone adulte con difficoltà visive è chiedere a loro se desiderano essere supportate e con quali modalità, inoltre non dobbiamo dare per scontato che le persone preferiscano il nostro aiuto rispetto all’utilizzo del bastone o del cane guida. Insomma è sempre meglio informarsi se non si vuole apparire invadenti o al contrario distratti.

Dott.ssa Samantha Bruno

Storia precedente Sua Maestà Cecilia Camellini!
Storia successiva Dolce tempo libero al chiuso